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SANT'IRENE DEL PORTOGALLO MARTIRE

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  La leggenda narra che Irene nacque a Nabância, oggi Tomar in Portogallo, da una famiglia modesta. I suoi genitori la mandarono in convento sotto il controllo di un tutore. Le uniche volte che usciva di casa erano solo per frequentare la Messa o pregare al santuario di San Pietro . Il caso volle che un giovane nobile di nome Britald la vide in una delle sue rare uscite e si innamorò perdutamente di lei. Ogni volta che andava in chiesa, il ragazzo era pronto a seguirla. Un giorno si fece avanti con la sua proposta di corteggiamento; tuttavia, Irene ha chiarì che non avrebbe mai voluto sposarlo. Quando Britald si ammalò di depressione, Irene si affrettò a fargli capire che il motivo del suo nubilato era che lei stessa si sarebbe data a Dio come una suora. Nel frattempo, il suo tutore, un monaco di nome Remigio (o Remígio) si affezionò alla ragazza a tal punto da nutrire un sentimento di amore. Al rifiuto della donna e decise di non essere più il suo maestro. Quando gli c

SAN LUCA EVANGELISTA

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 Oggi chiediamo a San Luca Evangelista il suo particolare aiuto affinchè le imposizioni dittatoriali e discriminatorie nel mondo e sopratutto in Italia vengano eliminate.   L'Evangelista S. Luca nacque in Antiochia di Siria, dà genitori pagani. Imparò la scienza medica e, allo scopo di perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell'Egitto. Si portò poi a Troade per esercitarvi la sua professione: ma qui il Signore l'attendeva per un'altra missione più grande. Essendo passato di là l'apostolo Paolo a predicare il S. Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte. Verso il 60, mentre S. Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza. Questo Vangelo è dedicato a Teofilo, che era un famoso cristiano di Antiochia, ma nello stesso tempo è i

SANT'IGNAZIO DI ANTIOCHIA 17 OTTOBRE

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  Vescovo e martire nato nell'anno 35 ad Antiochia e morto nel 107 a Roma Ignazio, soprannominato Teoforo (portatore di Dio), abbracciò la fede per opera degli apostoli è particolarmente di S. Giovanni, di cui fu discepolo prediletto. Ricevuta la sacra ordinazione, si distinse per le sue rare doti apostoliche, per cui gli Apostoli lo consacrarono vescovo d'Antiochia. Fu pieno di Spirito Santo e la parola di lui era dai fedeli accolta quale oracolo del cielo. Zelantissimo pastore e padre di anime, ebbe molto da combattere contro la perfidia dei Giudei e il furore dei pagani; ma col digiuno, preghiera e soda dottrina che possedeva, riuscì a dissipare le tenebre dell'errore e dell'eresia. Anelava al martirio e l'ora giunse quando infierì la persecuzione di Traiano, il quale conoscendo la fiorente Chiesa di Antiochia, venne col proposito di fare strage del pastore e del gregge. Chiamò pertanto a sè Ignazio e così lo apostrofò: - Sei tu quel demonio che infrangi le mie l

PROMESSE FATTE DA GESU' A SANTA MARGHERITA M.ALACOQUE

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  La grande fioritura della devozione al Sacro Cuore di Gesù si ebbe dalle rivelazioni private della visitandina Santa Margherita Maria Alacoque che insieme a San Claude de la Colombière ne propagarono il culto.   Sin dal principio, Gesù ha fatto comprendere a Santa Margherita Maria Alacoque che avrebbe sparso le effusioni della sua grazia su tutti quelli che si sarebbero interessati a questa amabile devozione; tra esse fece anche la promessa di riunire le famiglie divise e di proteggere quelle in difficoltà riportando in esse la pace. Santa Margherita scrive alla Madre de Saumaise, il 24 agosto 1685:  «Egli  (Gesù)  le ha fatto conoscere ,  di nuovo, la gran compiacenza che prende nell’essere onorato dalle sue creature e le sembra che Egli le promettesse che tutti quelli che si sarebbero consacrati a questo sacro Cuore, non perirebbero e che, siccome egli è la sorgente d’ogni benedizione, così le spanderebbe, con abbondanza, in tutti i luoghi dove fosse esposta l’immagine

SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE 16 OTTOBRE

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  Questa grande Santa fu la confidente del S. Cuore. Nacque il 22 luglio dell'anno 1647 da onorata famiglia, in un piccolo villaggio della diocesi di Autun. Accesa di amore per la Vergine e per l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, giovanetta ancora, consacrò a Dio la sua verginità. All'età di 15 anni, attraversò un periodo di rilassamento: l'amore umano e l'amore divino sembrava che se la contendessero; ma alla fine quest'ultimo trionfò. Iddio l'aveva eletta per rivelarle i tesori ineffabili del suo Cuore. A 23 anni entrò nel monastero della Visitazione in ParayleMonial. È qui dove incominciano le più sublimi ascensioni nella via della santità e dove ammiriamo le visioni e le conversazioni di Margherita col suo Celeste Sposo. Da parte sua si teneva in grande umiltà e nutriva una devozione particolarissima verso la passione di Nostro Signore. Sentiva compassione per le grandi offese che continuamente laceravano il Cuore Sacratissimo di

SANTA TERESA D'AVILA

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    S. Teresa di Gesù nacque ad Avila (Spagna) il 28 marzo dell'anno 1515, da nobile ed antica famiglia. Teresa si distinse fin da bambina per un grande amore alla lettura di buoni libri, e specialmente della Sacra Scrittura. Leggendo ad un suo fratellino le gesta dei Martiri, tutti e due furono accesi di santo ardore di morire per il nome di Gesù, ed un giorno, non visti, fuggirono per andare tra i Mori infedeli: « Così, dicevano, voleremo subito in Paradiso! ». Mirabile ingenuità! Ma un loro zio li ricondusse alla casa paterna. Allora pensarono di condurre una vita solitaria e si costruirono una celletta nel giardino, dove si ritiravano in preghiera. A 12 anni le morì la madre e Teresa provò tale dolore da non trovare conforto sulla terra. Pensò allora che le rimaneva un'altra madre ben più amorosa e potente: la Madonna, e a Lei si affidò. Intanto andava preparandosi pel chiostro e a 20 anni seguì la divina chiamata. Si ritirò nel monastero dell'Incar

PREGHIERE A SANTA TERESA D'AVILA

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  PREGHIERA A SANTA TERESA D’AVILA O Santa Teresa, che attraverso la tua costanza nella preghiera, raggiungesti le più alte vette della contemplazione e sei stata additata dalla Chiesa quale maestra di orazione, ottienici dal Signore la grazia di imparare il tuo stile di preghiera per poter raggiungere come te quell’intimo rapporto di amicizia con Dio dal quale sappiamo di essere amati. 1. Amabilissimo Signor nostro Gesù Cristo, vi ringraziamo del gran dono dell’amor di Dio concesso alla vostra diletta S. Teresa; e per i meriti vostri e di questa vostra amantissima sposa Teresa, vi preghiamo di concederci la grande e necessaria grazia del vostro perfetto amore.   Pater, Ave, Gloria 2. Dolcissimo Signore nostro Gesù Cristo, vi ringraziamo del dono elargito alla vostra diletta S.Teresa della tenera devozione alla vostra Madre dolcissima Maria, ed al vostro padre putativo S. Giuseppe; e per i meriti vostri e di questa vostra santa sposa Teresa vi preghiamo di darci la grazia