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Gesù sulla Croce

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 Affidiamoci  a Gesu Cristo che tutto può.

SAN GIOVANNI PAOLO II

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 SAN GIOVANNI PAOLO II Grande Papa, grande uomo, grande parroco, uno dei più grandi santi che abbiamo avuto l'onore di conoscere nella nostra epoca,chi ha avuto l'onore. Persona capace di raggiungere cuori irraggiungibili e masse incalcolabili. Chiediamo la sua grande veramente grande intercessione in questo periodo storico molto particolare, affidate a lui tutti i problemi e recitiamo le preghiere qui sotto. PREGHIERE DI S. GIOVANNI PAOLO II   Prendimi come sono Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze; ma fammi diventare come tu desideri.   Chiamaci a lavorare Signore Gesù, che hai chiamato chi hai voluto, chiama molti di noi a lavorare per Te, a lavorare con Te. Tu, che hai illuminato con la tua parola quelli che hai chiamati e li hai sostenuti nelle difficoItà, illuminaci con il dono della fede in te. E se chiami qualcuno di noi, per consacrarlo tutto a Te, il tuo amore riscaldi questa vocazione fin dal suo nascere e la faccia

SAN MALCO EREMITA

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SAN MALCO EREMITA   Le informazioni su San Malco provengono esclusivamente da San Girolamo, che afferma di averle recepite dallo stesso Malco. Essendo ad Antiochia, intorno all'anno 375, Girolamo visitò la città di Maronia, a circa trenta miglia di distanza, e lì incontrò un vecchio molto pio di nome Malco. Interessato a ciò che aveva sentito su di lui, Girolamo interrogò personalmente Malco, che gli raccontò la sua storia. Nacque a Nísibis ed era figlio unico, fin dalla tenera età decise di consacrarsi interamente a Dio. Poiché era poco propenso a sposarsi, fuggì immediatamente nel deserto di Calcidia per incontrare alcuni eremiti. Nel giro di pochi anni apprese della morte di suo padre e chiese al suo abate il permesso di andare a confortare sua madre. L'abate non gradì molto la sua richiesta spiegando a Malco che sarebbe stata una sottile tentazione del diavolo. Ma Malco insisteva di aver ereditato dal padre del denaro con il quale intendeva contribuire all&#

SANT'IRENE DEL PORTOGALLO MARTIRE

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  La leggenda narra che Irene nacque a Nabância, oggi Tomar in Portogallo, da una famiglia modesta. I suoi genitori la mandarono in convento sotto il controllo di un tutore. Le uniche volte che usciva di casa erano solo per frequentare la Messa o pregare al santuario di San Pietro . Il caso volle che un giovane nobile di nome Britald la vide in una delle sue rare uscite e si innamorò perdutamente di lei. Ogni volta che andava in chiesa, il ragazzo era pronto a seguirla. Un giorno si fece avanti con la sua proposta di corteggiamento; tuttavia, Irene ha chiarì che non avrebbe mai voluto sposarlo. Quando Britald si ammalò di depressione, Irene si affrettò a fargli capire che il motivo del suo nubilato era che lei stessa si sarebbe data a Dio come una suora. Nel frattempo, il suo tutore, un monaco di nome Remigio (o Remígio) si affezionò alla ragazza a tal punto da nutrire un sentimento di amore. Al rifiuto della donna e decise di non essere più il suo maestro. Quando gli c

SAN LUCA EVANGELISTA

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 Oggi chiediamo a San Luca Evangelista il suo particolare aiuto affinchè le imposizioni dittatoriali e discriminatorie nel mondo e sopratutto in Italia vengano eliminate.   L'Evangelista S. Luca nacque in Antiochia di Siria, dà genitori pagani. Imparò la scienza medica e, allo scopo di perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell'Egitto. Si portò poi a Troade per esercitarvi la sua professione: ma qui il Signore l'attendeva per un'altra missione più grande. Essendo passato di là l'apostolo Paolo a predicare il S. Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte. Verso il 60, mentre S. Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza. Questo Vangelo è dedicato a Teofilo, che era un famoso cristiano di Antiochia, ma nello stesso tempo è i

SANT'IGNAZIO DI ANTIOCHIA 17 OTTOBRE

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  Vescovo e martire nato nell'anno 35 ad Antiochia e morto nel 107 a Roma Ignazio, soprannominato Teoforo (portatore di Dio), abbracciò la fede per opera degli apostoli è particolarmente di S. Giovanni, di cui fu discepolo prediletto. Ricevuta la sacra ordinazione, si distinse per le sue rare doti apostoliche, per cui gli Apostoli lo consacrarono vescovo d'Antiochia. Fu pieno di Spirito Santo e la parola di lui era dai fedeli accolta quale oracolo del cielo. Zelantissimo pastore e padre di anime, ebbe molto da combattere contro la perfidia dei Giudei e il furore dei pagani; ma col digiuno, preghiera e soda dottrina che possedeva, riuscì a dissipare le tenebre dell'errore e dell'eresia. Anelava al martirio e l'ora giunse quando infierì la persecuzione di Traiano, il quale conoscendo la fiorente Chiesa di Antiochia, venne col proposito di fare strage del pastore e del gregge. Chiamò pertanto a sè Ignazio e così lo apostrofò: - Sei tu quel demonio che infrangi le mie l

PROMESSE FATTE DA GESU' A SANTA MARGHERITA M.ALACOQUE

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  La grande fioritura della devozione al Sacro Cuore di Gesù si ebbe dalle rivelazioni private della visitandina Santa Margherita Maria Alacoque che insieme a San Claude de la Colombière ne propagarono il culto.   Sin dal principio, Gesù ha fatto comprendere a Santa Margherita Maria Alacoque che avrebbe sparso le effusioni della sua grazia su tutti quelli che si sarebbero interessati a questa amabile devozione; tra esse fece anche la promessa di riunire le famiglie divise e di proteggere quelle in difficoltà riportando in esse la pace. Santa Margherita scrive alla Madre de Saumaise, il 24 agosto 1685:  «Egli  (Gesù)  le ha fatto conoscere ,  di nuovo, la gran compiacenza che prende nell’essere onorato dalle sue creature e le sembra che Egli le promettesse che tutti quelli che si sarebbero consacrati a questo sacro Cuore, non perirebbero e che, siccome egli è la sorgente d’ogni benedizione, così le spanderebbe, con abbondanza, in tutti i luoghi dove fosse esposta l’immagine